Descrivere se stessi è rischioso perché l’autoreferenzialità non è affidabile quanto l’opinione che gli altri hanno di te. Quindi non lo farò. Nemmeno i titoli universitari o formativi esprimono quello che una persona può essere nella vita o sul piano della competenza professionale. Diplomi e lauree sono spesso delle attribuzioni di qualità presunte che non offrono necessariamente i crediti che intendono mettere in risalto. Tuttavia, poiché alcuni hanno la legittima necessità di conoscere i requisiti formativi delle persone alle quali decidono di affidarsi, fornirò alcune delle tappe principali del mio percorso.
Faccio il formatore mentale, psicologo e naturopata. Ho una scuola di discipline per il benessere (www.mentecorpo.eu) all’interno della quale insegno diverse discipline tra cui lo Shiatsu, la riflessologia plantare, la medicina cinese e altro. Sono autore di più libri tra cui “ Trattato di medicine e psicologia tradizionale cinese” – ed BST e “Digitopressione per tutti – Togliere il dolore premendo con le dita”. Tra poco uscirà il mio ultimo libro sul come sviluppare il nostro potenziale mentale ottenendo il meglio per la nostra vita.
La mia attività di formatore mentale si svolge sul fronte dello sviluppo del potenziale umano e della crescita personale. Ovviamente questo include sia l’intelligenza emotiva individuale che le strategie inerenti alla relazione di coppia, alla gestione dei figli, al business…
Ora, ecco qualche riflessione personale che possono dirti di più riguardo a ciò che sono rispetto ai titoli.
Nessuno può mettere in dubbio il fatto che la società odierna è pervasa da stress, insicurezza, rabbia, tristezza, paure nonché una percezione di incapacità riguardo alla possibilità di raggiungere i propri sogni. Meno noto è il fatto che questi stati d’animo dipendono dal nostro modo di pensare e dalle nostre convinzioni. Intendo dire che questi stati d’animo sono percezioni generate da noi stessi e non, come si crede dalle circostanze esterne. Certamente c’è chi parte avvantaggiato e chi con qualche passo indietro. Ma questo fatto non stabilisce a priori come si svolgerà la vita né stabilisce ciò che proveremo. Come scrisse Benjamin Disraeli: “L’uomo non è la creatura delle circostanze, sono le circostanze, le creature dell’uomo”.
Forse ritieni che questo aforisma sia inverosimile e che le circostanze non siano affatto governabili. Ma a ben guardare anche questa contestazione è una convinzione che avrà delle conseguenze sulle tue percezioni e dunque sulla tua vita. Noi scegliamo a cosa credere e con questa valigia poniamo le basi del nostro futuro.
Se dunque partiamo da una premessa meno colpevolizzante del mondo esterno e che ci renda responsabili dei risultati che possiamo ottenere, allora è possibile cominciare ad introdurre una serie di strategie vincenti per le mete che desideriamo raggiungere. Questa è l’idea centrale su cui mi baso per costruire un metodo che possa farci trionfare sulla nostra sofferenza scavalcando i nostri presunti limiti. Non sto dicendo che siamo senza limiti. Asserisco solo che ci costruiamo molti limiti che esistono solo in virtù dei nostri fallimentari modi di pensare.
Considera il fatto che ci sono persone con idee eccezionali sul come far fronte alla sofferenza, sul come generare forza o come superare i propri limiti. Basti pensare alle straordinarie capacità atletiche dei monaci Shaolin, o al coraggio di Gandhi o la forza d’animo di Martin Luther King. La differenza tra questi e quelli che si lamentano perché la giornata risulta afosa è abissale. Questa differenza si basa semplicemente sul tipo di idee e convinzioni che ciascuno ha dei problemi e di come gestirli. Queste convinzioni generano percezioni e a cascata un modo di vivere.
Purtroppo, chi fallisce ha l’abitudine di accusare chi ha successo e di giustificare se stesso dando colpe sul mondo circostante. La realtà è che il potere di queste persone di successo è dato dall’auto-disciplina, e quest’ultima dalle convinzioni vincenti che sono a monte. Chi ha un enorme successo possiede delle idee che hanno un elevato contenuto in termini di strategie per superare i propri limiti.
Nel mio ruolo di formatore mentale inserisco tutte quelle strategie che, pur profanando le teorie della psicologia accademica, riescono ad ottenere dei risultati sorprendenti in un tempo record.
Così, sul versante psicologico utilizzo più modelli strategici (incluso PNL e la terapia breve. Ho chiamato la mia tecnica RNP che sta per Rimodellamento Neuro Percettivo). Questa tecnica scarta quelli approcci che ritardano i risultati a cause di tortuose interpretazioni psicologiche. L’azione vale più dei perché si sta male così come il perdono vale più del perché della rabbia.
A tal proposito ti menziono due autorevoli opinioni in pieno disaccordo: il coach numero uno a livello mondiale Anthony Robbins, con i suoi inequivocabili risultati, toglie ogni dubbio sulla possibilità di cambiare in modo fulmineo.
A sua volta il numero uno della psicologia dell’inconscio Sigmund Freud teorizzò che il cambiamento non poteva avvenire in modo rapido in quanto vincolato da complessi fattori inconsci. Freud capeggia l’inevitabilità della sofferenza umana. Robbins sostiene che abbiamo il potere di scegliere cosa sentire e come vivere.
Sono due posizioni differenti, ognuna delle quali sostenuta da dimostrazioni. Tieni conto che le teorie di Freud sono state accolte dalla psicologia mondiale e dalla collettività planetaria. Le idee di Robbins, così come quelle di M.L. King o di Gandhi hanno solo poche migliaia di discenti seri.
Tu a cosa vuoi credere? Ma poiché la tua scelta avrà una conseguenza diretta sulla tua vita, ti conviene pensarci bene.
Per me è semplice scegliere. Se Freud sostiene che il cambiamento può avvenire solo con un lento processo di disvelamento della consapevolezza imbrigliata dell’inconscio, ma nel frattempo migliaia di persone cambiano in un tempo ridotto con altri mezzi, capisco che la teoria freudiana viene sfatata dalla realtà.
Io ho scoperto personalmente che è possibile cambiare rapidamente e profondamente. Avviene continuamente nei miei corsi in cui le persone si liberano di fobie e altro in soli due giorni.
Quindi ho scelto di guidare le persone insegnando loro a svincolarsi rapidamente da quei limiti percepiti che generano sofferenza. Guidare significa credere. Questa è la mia missione. Questo sono io.