Come migliorare la propria vita con il Metodo di Benjamin Franklin

Nel film Repo Men l’attore Jude Low dice: “se vuoi cambiare quello che sei cambia le azioni che fai”.

Questo aforisma è a mio avviso dotato di una grande verità. Le azioni sono il mezzo elettivo per abbattere e ricostruire ciò che siamo, per creare un nuovo sé. Il cambiamento della nostra persona può cambiare in modo considerevole e per sempre con l’uso appropriato di certe azioni. Ovviamente la nostra volontà è indispensabile se si vuole ottenere un risultato duraturo.
Certo, un’idea del genere deve scavalcare le teorie fataliste che prevedono che il cambiamento interiore, sempreché sia possibile, possa essere fatto solo attraverso un lungo ed estenuante percorso di scavo nel passato, superando a stendo le nostre difese per disseppellire i conflitti nascosti nei meandri oscuri dell’inconscio.
Ognuno di noi ha sperimentato la possibilità di cambiare una parte di se stesso modificando una certa azione. Si pensi a cosa succede dentro di noi quando perdoniamo o quando ci lasciamo trascinare dall’ira.
Le persone inclini a perdonare o viceversa ad arrabbiarsi sono generalmente individui che sono abituati a fare delle azioni che vanno in quella direzione. L’azione ripetuta diventa una realtà nella persona come identità percepita.
Dacché impariamo che per creare una nuova abitudine e una nuova percezione d’identità occorre scegliere delle nuove azioni e ripeterli sistematicamente. In altre parole, noi possiamo sia migliorare la nostra vita che peggiorarala, e ciò dipenderà in larga misura dalle azioni che avremo deciso di introdurre nella nostra esistenza, non dal passato, ma dalle azioni del presente.

Lo scienziato Benjamin Franklin fu un uomo dotato di molte qualità, ma non fu così sin dalla sua giovinezza in cui si mostrava polemico e con una buona dose di irascibilità. Pensò dunque ad una tecnica per diventare l’uomo che ricordiamo. Era la formula del successo che includeva 13 virtù, pregi che avrebbe dovuto sviluppare:

  1. Temperanza nel mangiare e bere
  2. Discrezione nel parlare e per fini nobili
  3. Ordine
  4. Determinazione per realizzare ciò che decidi
  5. Parsimonia e non sprecare
  6. Operosità eliminando le azione superflue
  7. Sincerità
  8.  Giustizia
  9. Moderazione evitando estremismi ed offese
  10. Pulizia nel corpo, nei vestiti o nella propria casa
  11. Tranquillità
  12. Morigeratezza nel sesso evitando la lussuria
  13. Umiltà: Imita Gesù e Socrate.

L’applicazione delle virtù

Ecco come si prefissò Benjamin di svilupparle cambiando se stesso.

  • A. Concentrati su una virtù per una settimana intera, ogni giorno della settimana.
  • B. La seconda virtù inizia con la seconda settimana per altri sette giorni e così via fino alla 13°.
  • C. Finito il ciclo si ricomincia da capo. In questo modo in un anno si può ripetere quattro volte tutte le virtù.

Ovviamente un esercizio del genere è piuttosto costringente creando una schema mentale a partire dalla ripetizione di specifiche azioni. Lentamente tu divieni una nuova persona a partire dalla continua ripetizione di azioni correttive sulla vita quotidiana. Provate anche voi introducendo le stesse qualità o quelle che vi sembrano più necessarie in questo momento della vostra vita. Quali sono le necessarie? Quelle che trascuriamo di più. Se per esempio una persona tende ad usare un linguaggio pittoresco o ad imprecare, potrebbe inserire il “linguaggio misurato“, se manca di generosità, aggiunge quello e così via. Ci sono tante qualità possibili: amore, perdono, forza d’animo, padronanza di sé, pace, disponibilità, ironia, leggerezza… e tutte sono strumenti per diventare migliori e più felici.

 

Articolo creato da Florian Cortese